Le necropoli di Val Fondillo

La necropoli di Val Fondillo si inserisce nel quadro dei sepolcri coevi presenti in Abruzzo.

Gli scavi, effettuati nel ’94 e nel ’96, hanno riportato alla luce più di cento tombe a inumazione caratterizzate da cassone in pietra calcarea o da semplice fossa terragna.

Le tombe sono disposte in file parallele concentriche e formano dei circoli e con molta probabilità, appartenevano a tre diverse famiglie.

Il defunto è inumato in posizione supina e accanto al corpo ha il corredo personale formato esclusivamente da oggetti in bronzo e ferro armi per gli uomini (lance, pugnali, gladi a stami, giavellotti,) mentre per le donne invece oggetti ornamentali come bracciali, collane in ambra, anelli chatelaines, pendagli.

Comune ad ambedue i sessi è la presenza sia di bacinelle bronzee contenenti resti di cibo, forse legate al rituale del pasto funebre, sia di fibule in ferro del tipo “a bozze” che probabilmente chiudevano il sudario che avvolgeva il defunto.

Le tombe più ricche, presentano un “ripostiglio” formato da lastre e grossi ciottoli, che proteggono il corredo ceramico formato da una grossa olla con vasi di minori dimensioni come ciotole, tazze e ancorette.